Custodire
«Le cose che si amano non si posseggono mai completamente.
Semplicemente si custodiscono»
Gaio Valerio Catullo,
poeta romano.
(Verona, 84 a.C. – Roma, 54 a.C.).
Viviamo in un tempo in cui, un po’ tutti, utilizziamo la moda dell’usa e getta.
Io, tendenzialmente, conservo di tutto, anche ciò che non ha un valore economico.
Qualcuno mi definisce un raccoglitore seriale.
Sono attratto dal bene comune, un valore inestimabile, che non sempre è messo in pratica ai nostri giorni.
Mi riconosco in ciò che asserisce lo scrittore giapponese Haruki Murakami: «A volte ho l’impressione di essere diventato il custode di un museo. Un museo vuoto, senza visitatori, a cui faccio la guardia solo per me».
Custodisco, soprattutto, i valori di un tempo, la bellezza e il fascino delle piccole cose, con il dovuto rispetto ai mutamenti sociali odierni, alquanto evidenti.
Salvaguardo le mie abitudini e le mie emozioni, i miei affetti e i miei sentimenti, seppure fragili. Ricorro ai miei ricordi più cari, preziosi e affettivi, proteggendoli dall’usura del tempo:
sono le reliquie del mio tempo e non le cose vecchie.
È il mio piccolo mondo, il mio modo d’essere, che custodirò per sempre.
Pubblicazione:
Giovedì 18 aprile 2024, 05:10
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