Lettera ai mie nipoti cresimandi
«Dio onnipotente,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che hai rigenerato questi tuoi figli
dall’acqua e dallo Spirito Santo
liberandoli dal peccato,
infondi in loro
il tuo santo Spirito Paràclito:
spirito di sapienza e di intelletto,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di scienza e di pietà,
e riempili dello spirito del tuo santo timore»,
in Rito della Confermazione.1
Carissimi Franco e Vincenzo,
in questo giorno d’intensa e particolare grazia per voi, vi dedico qualche umile pensiero, sperando che possa esservi utile nel tempo presente e in quello futuro, quando sarete più maturi e consapevoli della vita.
È, per me, molto bello e commovente vedere due fratelli, distinti dall’età, abbracciati dall’amicizia, dall’affetto fraterno e uniti da rispetto e amore.
Il vostro cammino di crescita cristiana e umana, oggi, è attraversato da una tappa fondamentale: ricevere il dono del Sacramento della Confermazione.
Con questa vostra responsabile scelta accogliete nel cuore orante lo Spirito Santo, confermando l’importante decisione che per voi, nei primi mesi di vita, hanno fatto i vostri genitori conducendovi, con padrini e madrine, a ricevere il Sacramento del Battesimo.
La Cresima è una speciale effusione dello Spirito Santo su di voi, come accade agli Apostoli nel giorno di Pentecoste (cfr. At 2,1–13).
Attraverso la Confermazione ratificate, corroborate, riaffermate, perfezionate e confermate le realtà spirituali ricevute nel giorno del Battesimo2 e iniziate il cammino di vita nuova che vi conduce ad essere adulti nella fede, come Gesù, straordinariamente, annuncia e mostra con la Sua vita.
Questo speciale Sacramento vi unisce a Cristo, effonde in voi i doni dello Spirito Santo, rende più perfetto il vostro legame con la Chiesa, Sposa di Cristo (cfr. Ef 5,21–33) e vi dona una speciale forza per diffondere e difendere la fede, con le parole e con le opere, come autentici testimoni di Cristo, per confessare il Suo Santo Nome senza vergognarvi mai della Sua Santa Croce3.
La fede è un meraviglioso dono che aiuta a trasformare la felicità in gioia permanente. Ogni dono è fonte di gioia e stupore.
La gioia è una disposizione dell’anima, una conquista interiore, e non dipende da ciò che si possiede; la fede, invece, evidenzia la bellezza, l’utilità e la santità del poco, invita a goderne con umiltà, senza sprechi, e instaura un rapporto di grazia con le cose e gli eventi, belli e brutti, che la vita vi presenta.
Non sarete mai soli in questo percorso perché, Dio stesso, mediante lo Spirito Santo, è sempre con voi e in voi e vi colma di una forza nuova.
È la stessa forza che crea il mondo e lo rende abitabile (cfr. Gn 1,1–25); è la stessa la forza che vi dona la vita (cfr. Gn 1,26–27); è la stessa forza che genera e rinnova il vostro amore, malgrado la mano omicida di Caino contro il fratello Abele (cfr. Gn 4,1–16); è la stessa forza che vi fa instaurare i rapporti umani, nonostante la torre di Babele (cfr. Gn 11,1– 9); è la stessa forza che trasforma il pane e il vino nel corpo e sangue di Colui che ha donato la Sua vita anche per voi4 e che, ogni giorno, rende presente l’offerta totale di Sé nelle Celebrazioni Eucaristiche5, sorgenti e principio d’ogni benedizione; è la stessa forza che abita in voi, muta la vostra vita perché possiate vivere con Lui, di Lui e per Lui, conducendovi alla pienezza di comunione e missione.
Questa speciale forza, però, ha bisogno del vostro costante sì, come Maria, gli apostoli, i Santi di cui voi avete i nomi e tante altre persone che, con amore, vi stanno accanto; Gesù afferma che sono «Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!» (Lc 11,28).
Ascoltate, dunque, e aderite sempre all’azione dello Spirito che, amorevolmente, vi schiude l’orizzonte a nuove straordinarie prospettive, consentendovi di poter sempre agire con forza, ribaltando le logiche umane errate: portare amore dove c’è odio, praticare bene e giustizia dove c’è ingiustizia, instaurare e custodire relazioni di dono e gratuità, anziché di dominio e possesso.
Lo Spirito, che prega e agisce in voi, è vostro amico, Maestro interiore, guida i vostri passi: non mortificatelo e non abbandonatelo, ma custoditelo e invocatelo nei momenti di fatica e difficoltà.
Egli v’illumina, anche quando così non sembra; Egli è presente nelle gioie e nei dolori, nelle conquiste e nelle delusioni: vi dona sostegno, forza e sicurezza per avanzare nella vita, trasforma il vostro «lamento in danza» (Sal 30,12), ciò che appare impossibile come possibile, perché «Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22).
Vivete sempre con questa gioia la vostra fede, purificati dall’acqua battesimale (cfr. Tt 3,5), rigenerati dalla Misericordia (Gv 20,22–23; 2Cor 5,19–20), nutriti dal Pane di vita eterna (cfr. Gv 57–58) e, da oggi, profumati dal Crisma di salvezza (cfr. Es 30,22–31), che vi rende simili a Cristo Gesù, Sacerdote, Re e Profeta, come la Sacra Scrittura v’insegna: «Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Un tempo voi eravate non–popolo, ora invece siete popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia» (1Pt 2,9–10).
I vostri rispettivi padrini, con tanta bontà, vi accompagnano, vi sostengono, vi proteggono e vi aiutano a plasmare la vostra identità di credenti; a loro esprimete sempre la vostra gratitudine e riconoscenza, così come al vostro Parroco6 e alle vostre catechiste7 che, con generosità e sapienza, vi hanno accompagnati nella preparazione al sacramento che oggi ricevete; manifestate la stessa gratitudine e riconoscenza al vostro Vescovo8 che, tracciando un segno di croce sulla fronte, imprime in voi il Sigillo dello Spirito Santo (cfr. At 10,38), affinché il Signore vi doni la pienezza della partecipazione alla vita cristiana.
Carissimi nipoti, personalmente, con i miei tanti limiti, difetti e fragilità, sono sempre accanto a voi, insieme alle nonne, con l’affetto, la premura e la semplice disponibilità di sempre, per condividere e custodire l’avventura del vostro itinerario di vita.
Siate sempre felici, entusiasti e santificate la vostra vita.
Ricordate che il Signore benedice, incoraggia, sostiene il vostro cammino e realizza quanto di bello, buono e sincero c’è nel vostro cuore. Vi accompagnano e intercedono per voi la Beata Vergine Maria, Aiuto dei cristiani,9 e il venerabile Domenico Blasucci10, autentico testimone radicato nel Vangelo.
Calitri, 5 ottobre 2024.
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1 Conferenza Episcopale Italiana, Rito della Confermazione, Pontificale Romano, Riformato a norma dei Decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II, promulgato da Papa Paolo VI e riveduto da Papa Giovanni Paolo II, Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena, Grafiche Mariano S.r.l. con Felice Maggioni, Rilegatura e confezione I.G.F. S.p.A., Roma, 2020, Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione, pag. 44.
2 Cfr. Aurelio Fernandes, Teologia dogmatica: Corso fondamentale della fede cattolica, Madrid, BAC, 2009, pag. 833.
3 Chiesa Cattolica, Catechismo della Chiesa Cattolica, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1992, n. 1303, pag. 374.
4 Chiesa Cattolica, Catechismo della Chiesa Cattolica, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1992, n. 1353 e n. 1357, pag. 387 e 388.
5 Chiesa Cattolica, Catechismo della Chiesa Cattolica, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1992, n. 1357 e n. 1358, pag. 388.
6 Don Cosimo Epifani.
7 Signore Rosa Calà e Grazia Giannone.
8 Monsignor Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi–Conza–Nusco–Bisaccia.
9 Cfr. Litanie Lauretane.
10 Venerabile Domenico Blasucci, (Ruvo del Monte, 5 marzo 1732 – Materdomini di Caposele, 2 novembre 1752), è uno studente professo della Congregazione del SS. Redentore. È proclamato venerabile da papa san Pio X il 23 maggio 1906.
Per informazioni sul venerabile Domenico Blasucci si veda il sito web www.domenicoblasucci.it.
Pubblicazione:
Domenica 6 ottobre 2024, 05:15
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