L’anelito
«Noi nascituri
–
già comincia l’anelito a plasmarci
le rive del sangue si allargano ad accoglierci
come rugiada caliamo nell’amore.
Le ombre del tempo posano ancora
come domande sul nostro segreto».
Da Coro dei nascituri di Nelly Sachs,
poetessa e scrittrice tedesca, naturalizzata svedese,
insignita del Premio Nobel per la letteratura nel 1966.
(Berlino, 10 dicembre 1891 – Stoccolma, 12 maggio 1970).
Spesso siamo infelici a causa della nostra condizione umana, ma non prendiamo l’iniziativa per cambiarla, perché siamo condizionati dalla sicurezza, dal tradizionalismo e dal conformismo, che sembrano assicurarci la tranquillità.
Per la nostra indole avventurosa non c’è nulla di più triste di un futuro che sia inconfutabile, avendo uno spirito vitale di smisurata passione per l’avventura.
La gioia di vivere scaturisce proprio dalle nuove esperienze esistenziali che, costantemente, possono offrirci dei mutamenti autentici.
Circondiamoci, dunque, di persone amichevoli e leali che ci aiutino a migliorarci e di situazioni belle che ci facciano progredire.
Non accontentiamoci mai del buio, ma cerchiamo la Luce (cfr. Gv 8,12) per illuminarci e illuminare.
Roma Cecchignola, 29 settembre 1994.
Festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.
Giorno del mio Congedo illimitato senza demerito dall’Esercito Italiano, per aver adempiuto agli obblighi di leva con il grado di Caporal Maggiore.
Pubblicazione:
Domenica 29 settembre 2024, 05:00
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