Chi sono
«Gli uomini sono figli dei loro tempi più che dei loro padri».
Marc Bloch,
storico, militare e partigiano francese.
(Lione, 6 luglio 1886 – Saint–Didier–de–Formans, 16 giugno 1944).
Il mio nome è Michele Donato e il mio cognome è Grieco. Sono nato il 15 novembre 1973 a Frauenfeld, la capitale del Cantone Turgovia in Svizzera, da genitori emigrati da Ruvo del Monte, in provincia di Potenza, per motivi di lavoro. Ad Aadof, nel distretto di Munchwilen e sempre nel Cantone Turgovia, ho vissuto i primi anni di vita e ho frequentato l’asilo, oggi scuola dell’infanzia.
La scuola elementare statale Angelo Raffaele Chiarelli, oggi scuola primaria, e la prima media inferiore statale Giuseppe Battaglini, oggi scuola secondaria di primo grado, le ho frequentate a Martina Franca, in provincia di Taranto. La seconda e la terza media statale Gabriele Faggella le ho frequentate a Ruvo del Monte, il paese in cui risiedo. Ho frequentato l’istituto statale d’arte Salvatore Scoca, sezione ceramica, oggi liceo artistico Angelo Maria Maffucci, scuola media superiore e oggi scuola secondaria di secondo grado, a Calitri, in provincia di Avellino.
Nel 1988, nel mio paese, ho frequentato un corso di dattilografia e pratica commerciale e nel 2000 un corso d’informatica, rispettivamente con due scuole private di formazione.
Dal 1993 al 1994 ho assolto l’obbligo di leva, frequentando il CAR presso il 235° Battaglione di fanteria Piceno, oggi Reggimento, nella Caserma Emidio Clementi ad Ascoli Piceno e il restante servizio militare presso la Scuola Trasporti e Materiali di Roma nella Caserma Gabriele Rossetti, ubicata nella Città militare della Cecchignola, dapprima con il grado di caporale e poi con quello di caporale maggiore.
Nel 1995, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Melfi in provincia di Potenza oggi soppresso, ho conseguito l’abilitazione da Ufficiale di riscossione.
Nel 1996 ho frequentato a Melfi presso l’ENAIP, l’Ente Nazionale Acli Istruzione Professionale, un corso di Grafica pubblicitaria.
Da quando ho compiuto la maggiore età, sempre sono stato sollecitato ad impegnarmi in ambito pubblico a Ruvo del Monte. Ad esortarmi in tal senso sono stati i segretari delle due sezioni politiche presenti in paese: il Partito Popolare Italiano, derivato dalla Democrazia Cristiana, e il Partito Democratico della Sinistra, derivato dal Partito Comunista Italiano. La stessa sollecitudine, con l’avvento delle liste civiche, è giunta dai diversi capilista che, susseguendosi nelle competizioni elettorali, si sono proposti ad amministrare il Comune ruvese in qualità di sindaco e, conseguentemente, hanno formato le liste dei canditati. L’invito rivoltomi è stato per la candidatura alla carica di consigliere e, in un paio di circostanze, ho finanche ricevuto l’offerta di un assessorato in caso d’elezione. Sono anche stato invitato a candidarmi a consigliere regionale, nelle due ultime consultazioni della Basilicata. Non ho mai pensato d’accettare nessuna di queste proposte.
Dal 2 marzo 1998 ho lavorato sempre in ambito amministrativo, in due aziende private del mio paese.
Sono cattolico praticante. Nutro un’intensa devozione verso il mio concittadino venerabile Domenico Blasucci, studente professo della Congregazione del SS. Redentore, perché ne ammiro la santità che ha incarnato, vissuto e testimoniato.
Nella mia Parrocchia di Ruvo del Monte dal 1981 al 1988 sono stato un assiduo ministrante, svolgendo tutte le diverse funzioni di questo ministero liturgico; ancora oggi, occasionalmente, compio questo servizio durante qualche festa o solennità. Dall’1 gennaio 2000, su mandato del Parroco, sono il responsabile del Gruppo dei ministranti, che dal 2 febbraio 2014 è dedicato al venerabile Domenico Blasucci.
Dal 1985 sono un operatore pastorale. Su mandato del Parroco sono lettore, catechista, componente dell’Ufficio liturgico e del Consiglio per gli affari economici, su elezione dei fedeli della Parrocchia sono componente del Consiglio pastorale e, su richiesta del Parroco e successiva designazione del Vescovo diocesano, sono ministro straordinario della Comunione.
Negli anni in cui è stata operativa, tra il 1988 e il 1990, ho fatto parte della Caritas parrocchiale e, all’incirca nello stesso periodo e sempre nel tempo in cui è stato operante, ho fatto parte di un Coro parrocchiale.
Dal 1989 al 2002 per La Parola, il mensile socio–religioso della mia Diocesi di Melfi–Rapolla–Venosa, sono stato, a livello parrocchiale, responsabile degli abbonamenti, mentre per la redazione sono stato prima collaboratore, poi componente del comitato di redazione e, in ultimo, capo servizio. Per una parte di questi anni sono stato componente dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, su nomina del Direttore.
Nel 1995, nella mia Parrocchia, ho fondato l’Azione Cattolica Italiana: da sette mandati, di cui tre in deroga, pur non essendomi mai candidato, per la volontà dei soci e per la successiva nomina di tre Vescovi diocesani che si sono succeduti nel governo pastorale della Diocesi, sono il presidente parrocchiale; sono anche stato vicepresidente parrocchiale per il settore adulti. Nella stessa Associazione, per la mia Diocesi, dal 1998 al 2001 sono stato consigliere per il settore giovani e, poi, dal 2001 al 2004 vicepresidente per lo stesso settore, in seguito a candidatura, ed ho collaborato con due presidenti diocesani. Dal 2020, per il secondo incarico consecutivo, sono componente dell’Equipe diocesana per il settore adulti, su mandato di quattro vicepresidenti eletti dello stesso settore, due per mandato, che si sono succeduti.
L’1 marzo 2001, sempre nella mia Parrocchia, sono stato tra i cofondatori dell’A.N.S.P.I., l’Associazione Nazionale San Paolo Italia.
Il 14 settembre 2001 ho scritto la Preghiera per la glorificazione del venerabile Domenico Blasucci, che il 2 novembre 2001 ha ricevuto l’approvazione ecclesiastica di monsignor Vincenzo Cozzi, vescovo della Diocesi di Melfi–Rapolla–Venosa, oggi Servo di Dio.
A maggio 2006 il mio parroco, don Gerardo Gugliotta, ha pubblicato un opuscolo, con la sua stessa prefazione, contenente un mio testo dal titolo L’amicizia nella Sacra Scrittura ed il rapporto tra il venerabile Domenico Blasucci e San Gerardo Maiella, che ho presentato il 13 giugno 2005, durante una Veglia di Preghiera. L’opuscolo è fuori commercio e non ha lo scopo di lucro.
A novembre 2007 ho curato la pubblicazione del volume Venerabile Domenico Blasucci, Giornata della memoria e presentazione del libro di don Gerardo Gugliotta (una biografia sul Venerabile), Atti, con la prefazione di Angelo Raffaele Salvante. Il volume è fuori commercio e non ha lo scopo di lucro.
Il 2 novembre 2010 ho istituito il profilo Venerabile Domenico Blasucci sul social network Facebook.
Il 2 novembre 2011 ho istituito il sito web www.domenicoblasucci.it, dedicato al mio concittadino Venerabile, dove quotidianamente nella home page è riportata la Liturgia del giorno. Da sempre presento la vita, le opere e la spiritualità del Venerabile in diverse Parrocchie della mia Diocesi e in alcune della vicina Irpinia, incontrando le rispettive comunità parrocchiali.
Il 13 maggio ho curato la pubblicazione del Sussidio per il Triduo di preghiere e riflessioni in preparazione alla solenne memoria della proclamazione di Venerabilità del Servo di Dio Domenico Blasucci con Decreto del papa san Pio X”, che il 14 maggio 2012 ha ricevuto l’autorizzazione alla stampa e alla divulgazione nell’ambito della comunità parrocchiale di Ruvo del Monte dal parroco, don Gerardo Gugliotta.
Il 2 novembre 2017 ho costituito il Gruppo Amici del ven. D. Blasucci su WhatsApp.
Ho sempre desiderato formare a Ruvo del Monte una sezione comunale dell’AVIS, l’Associazione Volontari Italiani del Sangue, ma ho sempre fallito nell’intento. Ogni fallimento mi sprona a fare di meglio. Nel 2002 mi sono iscritto all’AVIS di Rionero in Vulture, in provincia di Potenza, e sono donatore effettivo di sangue intero, plasma e piastrine.
Dal 2015 sono iscritto all’AIDO, Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule, ma già il 25 maggio 2000 ho espresso il consenso favorevole all’espianto degli organi in caso di morte, quando l’allora ministro della sanità, Rosy Bindi, in abbinamento ad un referendum ha fatto pervenire a tutti i maggiorenni italiani un tesserino sul quale apporre l’esplicito consenso o dissenso di volontà, ai sensi della Legge 1 aprile 1999 n. 91, art. 23.
Penso che, secondo le mie forze e possibilità, sempre dovrei fare qualcosa per gli altri e non solo quando ricevo un compenso economico, come riporta anche la Sacra Scrittura: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8).
Sono appassionato di storia redentorista, filatelia e numismatica. Mi piace conoscere ciò che riguarda la storia, la cultura, gli usi, le tradizioni, il folklore, la religiosità popolare e l’identità del mio territorio, scoprire e annotare quali sono i mestieri scomparsi, così come i modi di dire, i proverbi, i canti e i sonetti.
Mi piace molto leggere e apprendere, perché «So di non sapere», proprio come sostiene Socrate e grazie a questa pratica, che non ho apprezzato così tanto ai tempi in cui ero studente, quotidianamente sperimento quanto il grande Isaac Newton asserisce: «Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo è un oceano». Sono, così, ri–diventato un eterno studente, rendendomi conto, sempre di più, che la lettura fa germogliare il cuore e la mente.
Mi piace anche un po’ scrivere… La scrittura è un’amica, una compagna. Ho iniziato ad annotare le parole su piccoli fogli sin da bambino e, da adolescente, la scrittura è divenuta una mia esigenza interiore, un bisogno d’espansione, un modo per andare oltre me stesso. Oggi, da adulto, continuo a scrivere per scrutarmi dentro, esprimere i miei sentimenti oltre il silenzio, dargli un senso e, così, afferrare, rallentare e fermare il tempo. I tanti fogli sparsi qua e la raccontano i miei piccoli e grandi pensieri, il mio essere, il mio stupore nel mondo in cui viviamo. Descrivo il mio universo, intingendo la penna nei calamai del mio cuore, della mia anima e della mia mente. Esprimo le mie opinioni con coraggio e libertà, consapevole di dover affrontare le critiche e i pregiudizi. Non mi spaventa la diversità di pensiero che, al contrario, considero una ricchezza, una risorsa, che ognuno pone a disposizione per concorrere a rendere bello e vario questo nostro mondo, pur nella profonda varietà dell’interpretazione della vita.
L’istituzione di questo nuovo sito web, www.strada-facendo.it, mette in pratica l’antico proverbio «Verba volant, scripta manent», locuzione latina dell’imperatore romano Caio Tito che, tradotta letteralmente, significa «Le parole volano, gli scritti rimangono», preservati e custoditi dall’inesorabile scorrere del tempo.
L’autore
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